Acidosi tissutale e la misurazione del pH urinario 
Il  pH è il parametro con il quale si misura l'acidità, la neutralità e  l'alcalinità di un qualsiasi materiale biologico e/o organico. Il PH indica la  quantità di ioni idrogeno contenuti nella materia Un pH pari a 7 indica la neutralità,  valori inferiori a 7 indicano acidità e valori superiori a 7 indicano  alcalinità o la basicità. 
Per  produrre l'Energia (potenziale elettrico di membrana) l'organismo utilizza un  propellente chimico, composto da un carburante (il cibo) ed un comburente  (l'ossigeno). Dai processi metabolici che condurranno alla produzione  energetica si generano scorie di scarto. Le scorie chimiche sono di due tipi  differenti. Quelle generate dall'utilizzo delle sostanze contenute negli  alimenti e quelle generate dall'utilizzo dell'ossigeno (radicali acidi liberi). 
I  Radicali Acidi Liberi vengono neutralizzati dal sistema Anti Ossidante, sia endogeno  (ovvero prodotto dall'organismo stesso con meccanismi biochimici interni) che  esogeno (determinato dalle sostanze anti ossidanti contenute negli alimenti  ingeriti con la dieta).
Le  scorie di natura acida derivanti dal metabolismo energetico vengono eliminate  tramite un complesso meccanismo biochimico, denominato “sistema tampone”, che  coinvolge diversi organi ed apparati e cioè i reni, i polmoni e la pelle.
Quando  il bilancio tra le scorie prodotte e quelle eliminate non è più bilanciato (o  per eccesso produttivo o per minor capacità eliminatoria) allora si viene a  determinare una situazione di l'acidosi tissutale, ovvero un sovraccarico di  sostanze acide che si accumulano nella matrice extracellulare (tessuto  connettivo) di diversi organi.
L'analisi del pH urinario rappresenta il modo più  semplice per monitorare l'acidosi tissutale. 
Mediante  l'utilizzo di apposite strisce test è possibile valutare, nell'arco della  giornata, le fisiologiche oscillazioni del pH urinario.
Nella  figura sottostante è possibile vedere come le oscillazioni giornaliere possono fisiologicamente variare in funzione  delle fasce orarie, dove la zona trasparente deve contenere i valori fisiologici  del pH, nel corso della giornata. 
Quando  le misurazioni cadono in zone diverse da quella bianca allora significa che il  nostro organismo è in ACIDOSI TISSUTALE.

(da Named, S.I.M.F.)
I fattori più importanti che possono causare l'acidosi tissutale sono:
-Difetto nutrizionale con ingestione di alimenti ad azione acidificante in eccesso e scarsa assunzione di alimenti ad azione alcalinizzate o scarsa introduzione di acqua, soprattutto tramite gli alimenti (vedere Indice P.R.A.L.).
- Uso prolungato di farmaci come antibiotici, cortisonici, alcuni diuretici, ormoni.
- Attivià sportiva eccessiva o agonistica, stress e utilizzo di sostanze voluttuarie come caffè, fumo ed alcol.
Per valutare la propria condizione tissutale si dovrebbero effettuare le misurazioni del pH delle prime urine del mattino per alcuni giorni.
Un pH inferiore a 5,9 nelle prime urine del mattino indica uno stato di acidosi tissutale che impone un ulteriore approfondimento come:
lo studio ripetuto del pH, su più campioni urinari raccolti durante l'intera giornata;